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LA SETTIMANA DI SANGUE: LA RESISTENZA E IL MASSACRO DEI COMUNARDI PARIGINI. “CANNIBALI E RE”

LA SETTIMANA DI SANGUE: LA RESISTENZA E IL MASSACRO DEI COMUNARDI PARIGINI

A seguito delle sconfitte militari della Francia contro la Prussia, il 4 settembre 1870 la popolazione della capitale francese era insorta proclamando la Repubblica. Quando però il governo provvisorio tradì le speranze di cambiamento e minacciò il ritorno della monarchia, i parigini si ribellarono e cacciarono Thiers e i suoi ministri. Il 26 marzo 1871 nacque la Comune, un’esperienza di stampo principalmente socialista, che nel corso della sua breve esistenza varò importanti riforme sociali e politiche e cercò senza successo di estendersi al resto del Paese.
Il 21 maggio, l’esercito di Versailles, fedele a Thiers, guidato dal Generale Patrice de Mac-Mahon cominciò la riconquista della città, già da tempo assediata dalle truppe prussiane.
La battaglia è furibonda. Inferiori per mezzi, i comunardi cercano disperatamente di trincerarsi in ogni edificio difendibile, costringendo l’esercito nemico a conquistare metro per metro ogni quartiere. I soldati lealisti, giorno dopo giorno, chiudono in una morsa sempre più stretta gli insorti, aprendosi la strada con l’artiglieria e lasciandosi alle spalle una montagna di cadaveri, non solo dei morti durante i combattimenti, ma anche centinaia e centinaia di fucilati sul posto. Non vengono risparmiati nemmeno i feriti e le donne. É un’autentica carneficina.
Dopo tre giorni di scontri l’hôtel de Ville, sede del Consiglio della Comune, viene dato alle fiamme dai comunardi, insieme ad altre sedi istituzionali. Un disperato tentativo di rallentare l’avanzata dei versillesi che non funzionerà. Ormai stritolati dall’avanzata lealista e chiusi alle spalle dall’esercito prussiano, i ribelli si trincerano nei quartieri orientali. A La Villette, Belleville, Charonne, Nation, Bercy, Vincennes vengono erette barricate e si prepara l’ultima disperata difesa mentre i colpi di cannone piovono dappertutto. Per altri due giorni i comunardi si battono con coraggio e disperazione. Alcuni dei personaggi chiave di questa esperienza, come Eugène Varlin, muoiono nel quadrilatero di Belleville, il quartiere operaio che resiste fino al 28 maggio e in cui si verificano alcuni degli episodi più drammatici di quella che passerà alla storia come la “settimana di sangue”. Il giorno seguente, il forte di Vincennes ormai accerchiato, darà la resa segnando la fine dei combattimenti.
Difficile stabilire quante siano state le vittime della battaglia e soprattutto della repressione che seguì. Le stime variano dai ventimila ai quarantamila decessi. Altrettanti vennero poi processati, condannati e incarcerati. Una buona parte venne spedita a scontare la pena nelle colonie francesi disperse ai quattro angoli del mondo.

#comune #comunediparigi

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