LA SINDROME OTTOMANA. Il POTERE DI ERDOĞAN AI TEMPI DEL CORONAVIRUS – DOMENICA 24 MAGGIO ORE 18.00
L’insorgenza del Covid-19 (coronavirus) all’inizio di quest’anno ha portato in breve tempo l’umanità a confrontarsi con un pericolo che, sebbene fosse annunciato dal rischio rappresentato dall’aggressione alle nicchie ecologiche del pianeta e dalla mancata predisposizione a politiche di salute collettiva, sacrificata al profitto, ha rappresentato una totale inadeguatezza dei sistemi di governo a fronteggiare la diffusione e la nocività del virus. Questo drammatico periodo ha enfatizzato i limiti di un modello di sviluppo fondato sul profitto e sul dominio e la necessità di ripensare modelli alternativi di convivenza. D’altra parte, però, ha costituito anche l’occasione per i governi autoritari per estendere ancora di più il proprio potere sulla società.
Nella Turchia di Erdoğan il regime ha strumentalizzato la pandemia di coronavirus per nutrire la propria propaganda e ribadire la propria egemonia. In questo incontro Murat Cinar, giornalista che svolge un importante ruolo di informazione su quanto accade in Turchia per il pubblico italiano, approfondirà con noi le più recenti politiche del governo di Ankara in relazione alla pandemia dall’amnistia che esclude le/i detenute/i politiche/i agli attacchi alle amministrazioni comunali rette dai partiti di opposizione al potere islamista.
“La sindrome ottomana – il potere di Erdoğan ai tempi del coronavirus” sarà il primo del ciclo di incontri “MOVIMENTI SOCIALI AL TEMPO DELLA PANDEMIA” che riprenderà e allargherà i temi degli incontri d’informazione sul confederalismo democratico e sull’esperienza rivoluzionaria del Rojava che lo scorso autunno avevamo organizzato all’Università di Torino in seguito all’aggressione, ancora in corso, che la Turchia, con la complicità del mondo occidentale, aveva sferrato ai territori liberati dall’Isis e autogovernati secondo i principi dell’uguaglianza, del femminismo e dell’ecologia. Questo ciclo di incontri vuole partire da dove ci eravamo lasciati e inserisce l’esperimento di autogoverno del Rojava nel tessuto plurale e ampio dei movimenti democratici e popolari che hanno attraversato il Medio Oriente, territorio dalle vicende storiche e sociali complesse spesso banalizzate nel dibattito pubblico europeo. In particolare ci concentreremo proprio sulla storia degli ultimi giorni e metteremo in luce gli effetti della pandemia di coronavirus nel rapporto tra società e stati, tra popoli e governi.
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