Sull’uccisiome di Al-Baghdadi e il numero 2 dello Stato Islamico.
👁 L’operazione al-Baghdadi e il nuovo ordine regionale
✌️L’esecuzione di Baghdadi e del suo n.2 rappresenta un atto di giustizia rivoluzionaria per il popolo curdo e tutti coloro i quali hanno subìto l’oppressione di ISIS.
🗺 La parabola di Baghdadi tuttavia racconta molto delle lotte geopolitiche svoltesi nella regione, fino alla ricerca attuale del nuovo equilibrio seguito all’invasione turca della Siria del Nord.
🤝 Trump ha ringraziato tutti: la Russia, la Turchia, l’Iraq, la Siria e i curdi siriani, specificando che gli americani, provenienti dal Kurdistan iracheno, hanno usato le basi russe in Siria e la sorveglianza russa dei cieli siriani.
🇹🇷 La fine di Al Baghdadi rafforza tutti e quattro gli attori regionali. E’ il “nuovo ordine” regionale che ha portato all’uccisione dei vertici di Daesh. Erdogan in particolare non è improbabile abbia acconsentito alla sua consegna, dato che si era rifugiato nell’area di Idlib, sotto controllo turco-jihadista (foto) e dove è prevalente il gruppo qaidista Hayat Tahrir al Sham (ex Al Nusra).
❓Al cuore dello scambio della Turchia con USA e Russia appare sempre più chiaro ci sia la liquidazione del Rojava e della Confederazione curdo-araba del Nord-Est: Erdogan ha già chiesto la consegna di Mazloum Kobani, al vertice delle SDF, considerato da Ankara “un pericoloso terrorista”, mentre l’asse Putin-Assad punta alla presa di Idlib: la “spina dorsale” del controllo territoriale sulla Siria.
Le basi militari turche nella “sacca” jihadista di Idlib (dove è stato ucciso Al-Baghdadi).
Fonte canale Telegram RojavaResiste
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