Nonostante la nuova “tregua”, prosegue l’offensiva turco-jihadista
Poche ore fa una autobomba è esplosa vicino al centro di Qamishlo, al momento pare senza aver causato vittime ma solo feriti. Un nuovo attentato si è verificato anche nella zona di Deir-Ez-Zor, Siria dell’Est.
Alle 12 ora locale è divenuto operativo il patto Mosca-Ankara e quindi le truppe russe e quelle siriane hanno preso posizione nelle aree concordate con la Turchia.
Nonostante ciò e la promessa di cessate-il-fuoco, scontri armati si sono verificati nelle vicinanze delle città rimaste sotto controllo SDF: come per la scoesa “tregua”, per eluderla a portarle avanti sono principalmente le bande jihadiste alleate di Ankara.
Nel campo di Hol non sono arrivate le consegne trisettimanali di alimenti, causando ulteriori disordini. L’Amministrazione autonoma sta ora distribuendo pane, acqua e gas, ma questo non è sostenibile a lungo termine e non è chiaro come sarà soddisfatta questa necessità senza un supporto concreto delle Nazioni Unite.
Fonte RojavaResiste
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