AGGIORNAMENTI DAL ROJAVA – SIRIA DEL NORD
GIORNO 11 (19/10/2019) – Ore 11:00
Il “cessate il fuoco” non è stato rispettato dalla Turchia.
E’ questo il messaggio diffuso ieri dall’amministrazione autonoma della Siria del Nord dopo che la Turchia ha continuato incessantemente a bombardare la città di Serekaniye. La città è completamente assediata dalle forze turche/jhiadiste, i feriti non possono lasciare la città mentre medici e ambulanze continuano ad essere bersagliate.
Secondo fonti ufficiali sono 38 le persone ferite completamente bloccate all’interno dell’ospedale di Serekaniye che, negli ultimi 2 giorni, è stato più volte bersagliato dalle forze occupanti come mostra in questo video Ersin Çaksu, giornalista si trova all’interno della città dall’inizio dell’invasione.
Dopo le terribili ustioni ripostate da diversi civili, tra cui bambini, nella zona di Serekaniye a causa dell’uso di armi proibite da parte della Turchia, in questo video che documenta i bombardamenti il 12 Ottobre a Serekaniye, si vedono più volte enormi colonne di fumo bianco alzarsi dalla città.
N.B. Abbiamo filmato le stesse identiche colonne di fumo alzarsi dalla città di Nusaybin sotto coprifuoco nel Marzo 2016.
Chuck Pfarrer ha analizzato i fotogrammi dimostrando come con grande probabilità si tratti dell’uso di fosforo bianco.

Nella sola zona di Tal Tamer e Hasakah si trovano più di 100.000 profughi ammassati in scuole, moschee, parchi e case degli abitanti locali, senza cibo, acqua e rifugio adeguato. Secondo i dati ufficiali diffusi dal KRG (Governo regionale del Kurdistan – Nord Iraq ndr) almeno 2000 persone hanno raggiunto il campo profughi nei pressi di Duhok.
Le SDF hanno annunciato che dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, esercito turco e mercenari hanno continuato ad attaccare le loro posizioni. In un comunicato ufficiale hanno annunciato che 13 combattenti e 5 civili sono stati uccisi dalla dichiarazione di cessate il fuoco nella sola zona di Serekaniye.

Un nuovo massacro è stato compiuto ieri mattina con i bombardamenti portati sul villaggio di Zarkan, circa 15km da Serekaniye, in cui sono stati uccisi 9 civili. Il convoglio civile formato da oltre 400 persone, che ieri ha tentato di raggiungere Serekankye per rompere l’assedio sulla città, ha raggiunto a piedi il villaggio di Mishrafa, scoprendo un brutale massacro compiuto dall’aviazione turca: i corpi senza vita di 16 persone sono stati recuperati da sotto le macerie. Con tutta probabilità il raid aereo era stato effettuato il 9 ottobre, durante il primo giorno dell’offensiva.

In un intervista rilasciata a ANF, Şervan Sason comandante delle SDF a Serekaniye, ha dichiarato
“Tutti i combattenti dell’SDF sono la forza d’avanguardia del popolo. Qualsiasi combattente SDF sul fronte di battaglia è un’avanguardia pronta a sacrificare la propria vita per queste terre. Agiscono con questa volontà e impegno. Nessuno può resistere in questo modo contro gli aerei da combattimento che lanciano bombe per distruggerli. Stanno combattendo contro tutte le minacce mentre proteggono le loro terre e persone.”
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