#NEWS dal fronte di #Serekaniye
18 Ottobre ore 15.
Ultime dichiarazioni di Erdogan sull’operazione in corso e sulla questione profughi.
Nonostante la tregua firmata ieri sera tra #Usa e #Turchia continuano i bombardamenti su tutta la città di #SerêKaniyê sopratutto sull’ospedale che è l’edificio più grande della città dove si trovano centinaia di civili e decine di feriti di cui molti in condizioni gravissimi.
Le #Sdf hanno dichiarato che avrebbero rispettato il cessate il fuoco per 5 giorni ma che in caso di attacchi da parte dei #Jihadisti e della #Turchia avrebbero difeso la popolazione e le forze locali.
Intanto #Erdogan dichiara che dopo la tregua se le #Ypg #Ypj non si sarebbero ritirate oltre i 30 chilometri dal confine turco siriano l’operazione sarebbe ripresa con più determinazione d prima su tutto il Nord della Siria da Est ad Ovest e che anche le città di #Mambiji e #Kobane sarebbero state attaccate dall’esercito turco se le #Ypg #Ypj e #Sdf non si sarebbero ritirati.
#Erdogan tiene a precisare che tale accordo sarebbe stato preso ieri sera tra #Usa e #Turchia e che avrebbe avuto il lascia passare pure dalla Russia per le città di Mambiji e Kobanê e cerca di tendere una mano al regime di #Assad.
Intanto fonti dell’esercito siriano dichiarano che non avrebbero accettato la tregua perché considerano l’operazione militare della #Turchia come un’operazione di occupazione.
In realta il regime fino adesso si è solo schierato in alcune città tra cui #Mambiji e Kobanê e non è intervenuto militarmente al confine turco siriano nella zona tra #SerêKaniyê e #GireSpi dove si concentrano la maggior parte degli scontri lasciando aperto anche lo spazio aereo e permettendo alla Turchia di attaccare violentemente la città di #SerêKaniyê.
#Erdogan dichiara che non andrà via dal Nord della Siria è da fonti turche trapela la notizia che ci è l’operazione di occupazione sarà conclusa saranno creati 140 villaggi e 10 distretti in cui verranno insediati i rifugiati siriani che sono più di 3 milioni e mezzo, se così fosse si creerebbe una situazione esplosiva tra i profughi siriani quasi tutti do etnia araba e le popolazioni locali che vivono nei territori che la Turchia vorrebbe occupare e creare tensioni tra le popolazioni è anche l’obbiettivo di Erdogan, così come ha fatto ad Afrin vorrebbe fare in tutto il Rojava.
Tocca a noi fermare questi progetto genocida che Erdogan vorrebbe attuare.
19 Ottobre scendi in piazza bella tua città.
La redazione di #AgireBablisoke
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