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IL GOVERNO DELLA REGIONE “AUTONOMA” CURDA E LE TRUPPE DI OCCUPAZIONE TURCA

Le bandierine nella cartina indicano le basi militari turche nel distretto di Duhok, nella così detta Regione Autonoma Curda in del territorio iracheno.
A permettere l’installarsi e garantire la permanenza sul territorio dell’Iraq delle basi agli invasori turchi è il governo della Regione “Autonoma” (Hikûmetî Herêmî Kurdistan) e il suo “presidente”, il “curdo” Mas’ud Barzani.
È lo stesso governo e il “presidente” dei Curdi del nord dell’Iraq, Mas’ud Barzani con loro sgherri armati nel Pdk che organizzano le retate di massa a protezione degli invasori e indicano ai militari turchi quali villaggi colpire indiscriminatamente con bombardamenti aerei nel sospetto che tra i loro abitanti vi sia chi intrattiene rapporti con la Resistenza curda all’occupazione straniera.
Il tradimento del proprio popolo ha sempre ragioni ignobili che nel caso dei del “presidente” della Regione Autonoma Curda sono peraltro palesi.
Barzani non è soltanto un dirigente politico; è anche il capo di un clan familiar-mafioso finalizzato all’accumulazione della ricchezze attraverso la corruzione amministrativa e alla sottrazione ai propri amministrati delle risorse del loro territorio.
Per raggiungere i loro scopi il governo “autonomo” della regione e il suo “presidente” sono impegnati a mantenere la popolazione locale in condizioni di endemica povertà materiale e arretratezza culturale mentre, viceversa, una frazione della locale borghesia compradora, ai cui vertici sono i membri del clan che occupano le posizioni apicali dell’amministrazione pubblica, trae profitti miliardari dalla corruzione e dagli affari, non solo petroliferi, che intrattiene direttamente con i nemici genocidi del proprio popolo e con altre entità che nel Medio Oriente opprimono altri popoli, come Israele
Chi vuole sostenere la lotta di liberazione dei popoli deve liberarsi di ogni mito razzista. Non bisogna confondere lo schierarsi con gli oppressi e, all’opposto, l’avversione per gli oppressori con un giudizio di superiorità morale delle comunità nazionali a cui appartengono i primi piuttosto che i secondi..
Di fatto gli interessi di Barzani, che è di padre curdo e madre ebrea, e il suo clan, costituito da individui di etnia curda, sono tra i principali ostacoli alla emancipazione del loro popolo.
Altrettanto potrebbe dirsi a proposito di Abu Mazen e dell’Autorità Nazionale Palestinese che collaborano attivamente con l’occupazione israeliana nel reprimere gli attivisti in lotta per l’emancipazione dei Palestinesi.
D’altronde sarebbe impossibile a qualunque entità politica, per quanto determinata e pesantemente armata, soggiogare un popolo se gli oppressori non trovassero “spie” e collaboratori anche anche tra il personale politico e militare dello stesso popolo oppresso.
Ma su tutto questo è persino inutile confrontarci tra noi Italiani. Nella memoria collettiva del nostro popolo è scolpito in durissima pietra il ricordo della ferocia scatenata contro il popolo italiano dalle “italianissime” carogne della Rsi nell’impossibile tentativo di impedire la liberazione del nostro Paese dalla occupazione nazifascista.

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