Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia

L’Italia è una Repubblica Fascista

Se la storia insegna, all’Italia non ha insegnato granchè. Oppure gli italiani peccano di memoria a breve termine, ché a volte per giustificare si preferisce dimenticare.
“L’italia è una Repubblica Democratica…” recita l’articolo 1 della Costituzione Italiana. Democrazia, questa cara utopia.
Ma l’italia oggi è una Repubblica Fascista fondata sull’oppressione della libertà.
I fatti di Torino e le ultime notizie di cronaca sono l’esempio lampante, tangibile, di un Paese che sventola ancora ideali neri e ha ripreso in mano catene dai cassetti della storia.
A Torino pochi giorni fa si è concluso il primo grado del processo contro i compagni Cello, Giulio, Salvo, Quara e Paolo. Un processo che rimanda a qualche mese fa, la notte di capodanno e un saluto.
Sì, un saluto ai compagni detenuti sotto il carcere delle Vallette a Torino finì in uno scontro con la Polizia. Durante gli scontri, una poliziotta venne ferita con una bottiglia in volto. Scattarono cinque misure cautelari, per la precisione cinque divieti di dimora a Torino con firme giornaliere.
Il 13 Ottobre 2018, la Procura di Torino stringe maggiormente le catene emanando una sentenza di: 3 anni e 8 mesi per Cello, 3 anni e 5 mesi per Pise, 1 anno e 4 mesi per Paolo, 2 anni e 5 mesi per Giulio, Quara e Salvo.
“Verranno al contrattacco con elmi ed armi nuove”, cantavano i CCCP. Ed eccola una delle più becere forme di oppressione, di fascismo, vestita con elmi e armi nuove. Cambiano l’apparenza, ma la sostanza resta. E la sostanza sa di storia nera, di repressioni, di soprusi e abusi di potere.
Guccini cantava: “Paura delle idee di gente libera, che soffre, sbaglia e spera.
Nazione di bigotti! Ora vi chiedo di lasciarla ritornare
Perchè non è possibile rinchiudere le idee in una galera… ”
Ed è forse la paura a muovere i fili di questa nuova era e nuove repressioni. È la paura della libertà in movimento per esistere e resistere. Non ci sono catene in grado di fermarla. Resistiamo e Restiamo dalla parte di chi viene incatenato, dalla parte di chi lotta per cambiare colori a questo pezzo di storia plumbea.
“C’è vento di regime
nel nostro bel paese
e chi ne fa le spese per primo è il libero pensiero.” 99 Posse.

 

R. A.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: