”Per me il problema non è “se si possa uscire da questa prigione”, ma “quanto comodo fa stare in questa prigione”… Nessuno di noi borghesi cognitivi vuole *davvero* uscirne. Questo è per me il nodo ideologico centrale. In questo senso l’uso del termine “prigione” coincide con questa mistificazione ideologica: i muri che vedi attorno non sono la *nostra* prigione, ma quella degli altri. I muri che vedi sono le fortificazioni che proteggono il nostro benessere. I muri sono ricoperti di scritte contro i muri, abbasso i muri, distruggiamo i muri, ma pochi hanno *davvero* intenzione di prenderli a picconate.”
31 Agosto 2017 – Dalla pagina Facebook di Orso

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